CASTELLO DI CASTELLAR
CASTELLAR/SALUZZO ( CN )
il Castello di Castellar costruito nel XIV secolo, ad opera dei Marchesi
di Saluzzo. In origine roccaforte, l'edificio divenne dimora ad opera
di Azzone di Saluzzo (1357) capostipite dei conti di Paesana e di
Castellar, il quale lo ingrandì ed abellì. Suo diretto successore fu
Giovanni Andrea, consignore di Castellar negli ultimi anni del XV
secolo, ed autore del Cherneto, un diario nel quale sono narrati fatti
ed avvenimenti del Marchesato di Saluzzo dal 1482 al 1528.
Successivamente opere di abbellimento a partire dal XV secolo, gli
conferirono l'aspetto di residenza signorile, fino alla definitiva
immagine dovuta ad una serie di restauri voluta dai Conti di Saluzzo e
Paesana, già Marchesi di Saluzzo per successione nel corso del XIX
secolo, ultimo dei quali risale 1895 - 1905, su progetto di mano di
Dandrade, famoso architetto storico autore del progetto del borgo
medievale del Valentino a Torino
La proprietà di circa 1500 mq. gode
di ampi ed eleganti ambienti al piano terra ed al primo piano, la
maggior parte affrescati e con soffitti a cassettoni deliziosamente
dipinti.
storia:
Nel 1372 il castello risultò tra le prime roccaforti del
circondario sottratte ai vassalli di Manfredo di Cardè, nobile legato
alla casata angioina, tuttavia notizie sulla sua planimetria a base
quadrata si ebbero già dal 1329. Nel 1357, dopo la presa del maniero da
parte di Tommaso II il castello, unitamente al feudo, venne eletta
dimora permanente da Azzo di Saluzzo, capostipite conti Castellar di
Paesana. Egli estese lo jus patronatu anche all'adiacente chiesa di San
Dionigi e da allora il castello venne ereditato di padre in figlio.
Risalenti all'epoca dei conti Saluzzo di Paesana sono le scuderie e
l'attuale parco del castello, ricco di piante secolari ed esotiche. Dopo
alcuni rimaneggiamenti del XVI secolo il castello vide un periodo di
declino, contestuale all'annessione del marchesato di Saluzzo al Ducato
di Savoia, pur rimanendo centro di potere del feudo. L'ultima importante
ristrutturazione risale al 1895, secondo i dettami di Alfonso De
Andrade che, contestualmente alla creazione del Borgo medievale di
Torino, lo vide impegnato in una estesa opera di attento restauro
conservativo in tutto il Piemonte. Nel corso del Novecento il castello è
divenuto dimora privata e l'attuale proprietario ha allestito al suo
interno il Museo delle Uniformi, la cui collezione contiene una delle
più ricche collezioni del Regio Esercito Italiano.
L'ingresso
principale del castello è ancora garantito dall'originale ponte levatoio
posto sotto il portale ad arco su cui si può ancora leggere l'antico
motto francese del marchesato Le courage et la loyauté ne manque pas un
jour. Degni di nota sono il parco, ancora ben conservato e ricco di
piante secolari, il singolare pozzo e le segrete. All'interno sono
ancora ammirabili la Sala dei Signori che riportano gli stemmi nobiliari
dei marchesi Del Vasto, dei conti Saluzzo di Paesana accanto
all'effigie imperiale dell'imperatore di Sassonia Ottone I. Attigua ad
essa è visitabile anche la Sala delle Signore dove invece vi sono le
effigi di tutte le consorti dei marchesi, mentre in alcune altre sale
sono ancora apprezzabili alcuni affreschi raffiguranti i Moti Saluzzesi e
una scena dello storico torneo vinto in Francia da Michele Antonio di
Saluzzo.
RICHIESTA € 2.500.000
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